La prigione è un luogo dove
vengono reclusi individui privati della propria libertà personale, perché
riconosciuti colpevoli di reati per i quali è prevista una pena detentiva.
Il carcere in Italia è lo
specchio di una realtà caratterizzata
sempre di più da una popolazione di anziani e dove ci si toglie la vita
13,5 volte di più che all’esterno (nel 2019 si sono uccise 53 persone e più di
un detenuto su quattro è in terapia). Le carceri italiane sono sovraffollate,
oggi come anche negli anni recenti. La situazione del sovraffollamento era
migliorata tra il 2010 e il 2015, ma oggi è ritornata a peggiorare soprattutto
negli ultimi anni. Attualmente lo Stato italiano confina più di 60 mila persone
in carceri pensate per 50 mila detenuti.
Anche negli Stati Uniti
d'America la situazione è difficoltosa. Infatti la popolazione carceraria è la
più numerosa tra quelle degli stati del mondo. Il 30
giugno del 2002 per la prima volta venne superata la soglia (fino a oggi non
più abbassata) dei due milioni di detenuti nelle prigioni degli Stati Uniti:
2.021.223 per l’esattezza. In grande maggioranza uomini, le donne sono il 12%
del totale e la prigione non viene risparmiata ai minorenni. Il boom delle
condanne e la severità della loro applicazione, si spiegano con la strategia
della “tolleranza zero” che gli USA hanno adottato nell’ultimo decennio.
Il crimine costa agli americani 600 e forse più miliardi di dollari
l’anno, tra danni, cure mediche, funerali, processi, impiego di forze di
polizia, gestione dei penitenziari. A conti fatti, una cifra superiore a quella
che gli Stati Uniti spendono in un anno per l’esercito.
Il diritto costituzionale italiano
sancisce che “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso
di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato,” inoltre, “non è
ammessa la pena di morte,” hanno scritto i padri costituenti all’articolo 27.
Anche l'VIII emendamento della Costituzione americana prevede che non debbano
essere richieste “cauzioni o multe troppo elevate o inflitte punizioni
eccessive e crudeli.” La messa in pratica è, in entrambi i casi, molto lontana
dal vedersi realizzata.
Il brano è tratto dal libro “Prendimi come sono,” di
Laura Melis, Marzo 2022,
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